Il fantasy è un genere straordinario perché ha enormi potenzialità, in quanto permette di dar sfogo ad ogni fantasia e far nascere sempre nuovi elementi, nuove creature, nuovi tipi di magia e via dicendo (se ne vuoi sapere di più leggi il mio articolo: IL FANTASY). Tuttavia, soprattutto nel nostro paese, non è così apprezzato. Molto spesso ho sentito persone criticare aspramente il fantasy, definendolo una “favoletta per bambini” o un genere senza importanza perché pieno di assurdità. Questo è il motivo per cui ho deciso di scrivere questo articolo.
Partirò dalle critiche più comuni e cercherò di spiegare perché sono infondate. Ecco le principali:
Critica numero 1: “È pieno di stereotipi”. Sbagliato. Qualsiasi romanzo di basso livello è pieno di stereotipi, non è una prerogativa solo del genere fantasy. Come ho detto sopra, ci sono enormi potenzialità in questo genere, ma se gli autori non le sfruttano e cadono nei clichè (come elfi bellissimi, orchi cattivi, il potente stregone con il bastone ecc.), otterranno un romanzo stereotipato e scadente. Al contrario, saper sfruttare la fantasia porta ventate di aria fresca.
Critica numero 2: “È solo per ragazzi”. Anche questo è sbagliato. Prendiamo il fenomeno mondiale degli ultimi anni, il Trono di Spade. Se non ne avete mai sentito parlare correte ai ripari e capirete cosa intendo. E’ chiaro che esistono romanzi fantasy ANCHE per ragazzi, ma non SOLO per ragazzi. Così come esistono gialli o romanzi rosa anche per ragazzi. Fantasy non è sinonimo di favola per bambini.
Critica numero 3: “Il linguaggio non è innovativo, troveremo sempre e solo una terza persona”. Questo è quasi sempre vero, il narratore fantasy è quasi sempre onnisciente perché spesso deve gestire e conoscere un mondo intero, diverso dal nostro e con tantissimi personaggi. La terza persona è quindi la più adatta in questo caso, ma questo non vuol dire che non esistano fantasy narrati in prima persona, semplicemente ce ne sono molti meno.
Critica numero 4: “È pieno di assurdità”. Questa critica e altre simili (“È inutile perché non è attinente alla realtà” o “È impossibile immedesimarsi perché è tutto finto”) non sono nemmeno da prendere in considerazione, in quanto sono prive di fondamento alla base. È come dire: “I romanzi rosa sono inutili perché quelle storie d’amore non accadono mai nella vita reale” o “È impossibile immedesimarsi in Harry Potter perché non esiste la magia”.
E adesso, dopo aver visto le critiche, passiamo ai motivi per i quali vale la pena leggere questo genere.
Motivo numero 1: Si viaggia. Si evade dalla realtà, si visitano posti inimmaginabili e s’incontrano creature memorabili. Chi non ha mai desiderato conoscere un elfo, lanciare un incantesimo ad Hogwarts o combattere contro un drago?
Motivo numero 2: Si cresce. Una storia fantasy non è facile e divertente, come molti tendono a pensare. Non si apre il libro sapendo già che vinceranno i buoni e che tutto tornerà come prima. L’esito della battaglia finale non è scontato e, se c’è stata una vittoria, sarà sempre amara. Ci saranno imprevisti, sacrifici, violenze, morti che ci faranno straziare l’anima. Saremo faccia a faccia con una storia dura, proprio come la vita reale. E impareremo lezioni preziose.
Motivo numero 3: Fa sviluppare un occhio critico. Il fantasy è pieno zeppo di metafore sul nostro mondo, sui valori, su ciò che ci circonda. Leggendo attentamente capiremo che i personaggi hanno problemi e sentimenti simili ai nostri, e che le ingiustizie presenti in quel mondo sono tali e quali alle nostre.
Motivo numero 4: Stimola immaginazione e creatività. Più esploreremo un mondo e conosceremo le sue creature, i suoi personaggi e i suoi luoghi magici, più riceveremo stimoli non solo per creare qualcosa di nostro, ma per sviluppare un pizzico d’immaginazione in più.
Motivo numero 5: Il fantasy è il genere dei generi. Alla fine li racchiude tutti. Non ci sono solo avventure, ma anche intrighi e giochi di potere (come il fenomeno del Trono di Spade ha ampiamente mostrato). Ci sono omicidi, misteri da svelare, guerre da combattere, problemi personali da risolvere e storie d’amore da custodire. Troveremo quindi tantissimi elementi perchè una storia fantasy ci porta in mondi diversi, ognuno con le sue leggi, i suoi personaggi e le sue storie.
Insomma, leggendo storie fantasy saremo di fronte a più generi letterari. Basti pensare agli innumerevoli sottogeneri, ognuno con la propria peculiarità. Trovi qui un elenco: IL FANTASY.
Per concludere questo articolo, vorrei riportare qui una frase che girava sul web e che è stata attribuita a George R. R. Martin, autore del Trono di Spade.
“Il fantasy è scarlatto e argento, indaco e azzurro, ossidiana venata d’oro e lapislazzuli. La realtà è compensato e plastica, fatta in marrone fango e verde oliva. Il fantasy ha il sapore del peperoncino e del miele, della cannella e dei chiodi di garofano. La realtà è fagioli e tofu, e cenere come dolce. 〈…〉 Leggiamo fantasy per ritrovare i colori, penso. Per assaggiare spezie saporite e ascoltare il canto delle sirene. C’è qualcosa di antico e vero nel fantasy che parla a qualcosa di profondo dentro di noi, al bambino che sognava un giorno di cacciare nelle foreste della notte, e di far festa sotto le colline cave, e di trovare l’amore eterno da qualche parte a sud di Oz e a nord di Shangri-La. Si tengano il loro paradiso. Quando morirò, me ne andrò di corsa nella Terra di Mezzo.”
Gaia Cassarri
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Sono assolutamente d’accordo!
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Articolo molto interessante, davvero. Il genere Fantasy è molto di più che “elfo-drago-spada-profezia-dungeons-dragons”, ma una metafora della vita. Dopotutto, Tolkien ha scritto il ciclo del “Signore degli anelli” durante la Seconda Guerra Mondiale… basta leggere tra le righe.
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Ti ringrazio! 🙂
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Ciao, ti ho nominato qui 🙂
https://icantastorie.wordpress.com/2017/12/27/olibriadi-i-libri-piu-belli-del-2017/
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